Lista teaser [subLuminal - run 2]
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Personaggi visualizzati: 6
#39 - Artemone, Il Crociato (personaggio interpretato da T. D.)
Motto: Prima dell'amore e prima di sé stessi, il dovere. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: maschio
Teaser: Ci sono cause più nobili di leggi e doveri, fedi talmente brillanti da oscurare il sole e battaglie da cui nemmeno il più vile dei codardi si sognerebbe di fuggire. Artemone, nel suo cuore ardente di Inquisitore, sente su di sé il peso della più grande lotta, e poco contano limiti o etichette quando si è pronti a pugnare contro la Notte stessa, i cui infidi figli di nero vestiti sono il più grave pericolo, peggiore anche dei venti del Nulla.
Artemone non ha paura di andare contro alla Regola Bianca, né di sfidare pubblicamente il Vescovo, i Nobili o finanche Triaria, se animato dal sospetto che anche uno solo di loro sia in combutta con le forze nemiche. L’inquisitore non teme di essere punito o chiamato traditore, anzi, porta su di sé il disprezzo degli altri come fosse una splendente medaglia: non è per fama di gloria o sete di onore che si è fatto araldo del severo Specchio, ma per seguire il più alto ideale.
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#40 - Flaminia, La Punizione (personaggio disponibile)
Motto: La paura segue il delitto e ne forma il castigo. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Discorde
Teaser: La gratitudine è una chimera sconosciuta nella vita degli Inquisitori, qualcosa di impossibile da ottenere, come quell’isola ancorata alla linea dell’orizzonte. Per quanto la complessa etichetta della Corte del Giorno faccia del suo meglio per mascherare l’ipocrisia, è con malcelata ostilità ed evidente timore che in molti reagiscono al passaggio di chi reca alto il vessillo dello Specchio.
Flaminia, incaricata di eseguire le condanne più gravi inflitte dall’Inquisizione, sembra trarre la sua forza da questo disprezzo e tanto più la bianca Corte le si mostra ostile, più lei sembra trarre piacere nel punire i colpevoli. O gli innocenti, poiché di fronte allo Specchio ogni differenza si annulla.
Ma da dove nasce questa ferocia, questo desiderio di vendetta contro ogni cosa, di cui Flaminia ha l’animo pieno? C’è chi dice che ella abbia subito un torto, prima che il Nulla si prendesse ogni memoria, e senza più ricordarsi del colpevole o della colpa cerchi ora per chiunque punizione sommaria. Altri sussurrano invece di una maledizione stretta attorno al cuore di Flaminia, e di un nero bacio d’amore che potrà finalmente placarne la rabbia. Gli ultimi, forse più saggi, sostengono che invece non c’è nessun segreto e Flaminia mostri solo il vero volto di ogni Inquisitore.
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#41 - Triaria, La Legge (personaggio disponibile)
Motto: Dura Lex, Sed Lex Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: femmina
Teaser: Il dovere è una fiaccola ardente, una fiamma brillante in grado di bruciare anche i pietrificati alberi della foresta di chiavi, un fuoco abbagliante che una volta si invaghì dell’aurora. Eppure, molti uomini e donne ne hanno paura, timorosi di bruciarsi la mano o gli occhi se dovessero avvicinarsi troppo a quella bianca luce senza perdono. Altri, pochi in verità, riescono a tendere il braccio sopportando il calore delle responsabilità, facendosi così portatori di quella torcia che, sola, può illuminare anche la notte più buia.
Triaria, il cui compito è comandare l’Inquisizione di Specchi, non ha mai avuto paura dei suoi doveri. Per questa donna austera niente ha valore quanto la legge, unico confine capace di arginare le bassezze dell’animo umano, unica possibile difesa contro le voraci nebbie del Nulla o i tradimenti della Notte. Ma solo un ipocrita, vile e spergiuro si cullerebbe nel desiderio infantile di applicare la legge e i suoi castighi solo contro avversari e nemici, tollerando meschine infamie da quanti chiama vicini e congiunti. No. La legge deve essere per prima cosa un imperativo morale, da custodire nel nostro spirito come quei ricordi d’infanzia tanto preziosi per maghi e fattucchiere.
E così Triaria conduce la sua Inquisizione nel rispetto della Regola Bianca, riconoscendo l’autorità dei nobili, del Re Immacolato e del Vescovo di Specchi, sapendo quando allentare lo zelo della sua missione prima di prevaricare i confini a lei attribuiti dalla Corte del Giorno. Triaria rispetta i suoi compagni Inquisitori e vuole per loro essere una degna guida, dirgendoli con severa fermezza lungo il sentiero del dovere.
Eppure, a volte Triaria si scopre sola. E’ possibile che tutti temano a tal punto chi ha il coraggio di seguire fino in fondo la legge?
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#42 - Alianora, La Pulzella (personaggio interpretato da M. M.)
Motto: Alzate la croce, così che possa vederla oltre le fiamme. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: femmina - Archetipi: Guardiano
Teaser: Nel Regno Incantato tutti conoscono il potere delle parole, e nessuna parola è pericolosa quanto quelle sussurrate in preghiera. Quando con tono sommesso i fedeli invocano Dio per ottenere guida e conforto, in cuor loro sperano di non sentire davvero quella voce ardente chiamata rivelazione.
Alianora ha ricevuto l’illuminazione il giorno in cui fu stretto il Secondo Giuramento, quando ancora i ricordi di sofferenza non erano stati inghiottiti dal Nulla. La voce del Signore, o di chiunque rispose alla sua supplica, rivelò all’Inquisitrice il vero male che era suo dovere estirpare:
“Ogni volta che il Secondo Giuramento viene infranto, quando l’ordine del mondo viene sovvertito dall’animo egoista di chi crede che la luna possa raggiungere il sole, allora il Nulla si fa più vicino alle porte della celata Rocca, allora la fine di ogni cosa si appresta. I colpevoli devono trovare punizione e niente di loro dovrà restare nel mondo di domani.”
Da quel momento, come colta da agitazione febbrile, Alianora è dedicata anima e corpo alla sua missione. Mal sopporta la guida di Triaria, che pur senza mandato divino si ostina a comandare l’Inquisizione con la cautela di chi preferisce dimenticare la fine del mondo piuttosto che affrontarla. Da quel momento, Alianora sembra aver perso interesse per ogni legame umano, come se un comando nascosto le avesse ordinato di procedere solitaria. Ma può una donna sola sfidare il Nulla ed il buio che si nasconde nella Corte del Giorno? Davvero un abbraccio o una parola di conforto saranno puniti con il fallimento?
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#43 - Illirco, Il Paladino (personaggio interpretato da A. C.)
Motto: E, alla fine, non sono gli anni nella tua vita che contano. È la vita nei tuoi anni. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: maschio - Archetipi: Guardiano
Teaser: Le storie più antiche, che come solchi percorrono la memoria attraverso ogni generazione, non hanno bisogno di molte parole. Esse sono cristalline e perfette, come le pietre preziose sbocciate assieme al primo fiore dopo il lungo inverno, quando sulla montagna proibita l’uomo senza sogni chiamò il vento con un nome segreto.
Quella di Illirico è una di queste storie, poiché egli è un uomo di valore e coraggioso, votato ad una nobile causa. E’ un flagello per i malvagi e un bastione per i deboli, un sostegno per gli sconfitti e una minaccia per gli usurpatori. Illirico è un paladino.
Del resto, quando il Nulla ha ormai inghiottito ogni ricordo, è facile professarsi senza macchia e senza paura. Ma cosa farà Illirico, se dalle vuote nebbie riemergeranno oscure memorie? E se anche questo non dovesse succedere, riuscirà a rispettare il suo codice di valori? Poiché come le antiche storie insegnano, più la luce brilla intensa, più l’ombra si fa scura, e la caduta, per un paladino, è un finale vecchio come il tempo.
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#44 - Longino, Il Caduto (personaggio interpretato da M. A.)
Motto: A tutto si abitua quel vigliacco che è l'uomo. Provenienza: Corte del Giorno - Gruppo: L’Inquisizione di Specchi - Nazione: Umano - Genere: maschio - Archetipi: Potere Proibito
Teaser: Longino appare curvo, schiacciato sotto al peso di una colpa più profonda di quel mare dove un tempo si trovava un castello perduto in cui furono sepolte le anfore piene dei più bei giorni d’autunno. Longino non parla spesso, come se ogni sua parola potesse essergli ritorta contro, come se un terribile segreto scalpitasse per liberarsi dalle catene del suo animo. Longino è un Vermiglio, uno di quei traditori che aprirono le porte della Rocca d’Avorio perché il Nulla potesse divorare persone e ricordi.
Nella severa Corte del Giorno, dove la pietà è spesso solo una vuota parola e la redenzione un’evanescente chimera, Longino ha vissuto per lunghi giorni portando il terribile e rosso fardello del peccato. Isolato anche dai suoi vecchi compagni di cui più non poteva sopportare la vista, come se la loro sola presenza riportasse alle mente le sue azioni sciagurate, Longino ha potuto osservare in solitudine la vita delle bianche genti. Subito si accorse che oltre ai Vermigli altri venivano isolati e disprezzati. Non a causa del loro peccato. No. A causa del loro nobile ed implacabile scopo.
Fu così che Longino, da quel giorno conosciuto come il Caduto, cospargendosi il capo di cenere e, dicono le malelingue, usando un vecchio inganno rubato al principe dei gatti, convinse con lunghe preghiere Triaria a prenderlo al suo servizio. Avrebbe fatto ammenda, con azioni e devozione, della sua terribile colpa.
Ora Longino serve l’Inquisizione di Specchi, ma il suo proposito è sempre più arduo da mantenere. I suoi antichi compagni lo disprezzano e tra i nuovi nessuno davvero si fida di lui. Di eterna solitudine è fatta la vita del penitente.
Eppure Longino persevera, e assolve ai suoi compiti con eccesso di zelo, come a voler dimostrare qualcosa, come a voler allontanare domande su quel segreto che non ha mai rivelato.
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